Trekking del Doccione: il ritorno sull’Appennino

“Meriggiare pallido e assorto sotto a un inquietante muro storto”. Eugenio perdonami la storpiatura ma questa mi è uscita così.
Domenica 30 maggio. Devo provare il nuovo filtro della Nikon (acquistato in Lockdown e mai usato). Colgo l’occasione mi faccio il giro alle cascate del Doccione.

Poco dopo la partenza, uscendo da Fellicarolo, trovo questo rudere. Niente tetto, 2 pareti che stanno su per opera dello Spirito Santo e una strepitosa finestrella che si affaccia sulla valle. Come posso resistere?
Guardo ancora una volta questo “edificio dimezzato”. Pietre accatastate a secco. La parete di fronte è vistosamente piegata. Lo capisci subito che può venire giù in un attimo. Ma io devo entrare, devo andare a scattare la “foto dalla finestra”. Nonostante la minaccia di quei quintali di pietre che incombono sulla mia testa (e sulla Nikon, che forse vale più della testa🤔).
Cos’è che spinge noi fotografi a cercare un soggetto da immortalare dentro a una cornice? A chiudere il ritratto dentro un riquadro? Io adesso l’ho capito. Come avrebbe detto il prof. che mi interrogò alla maturità: è il desiderio di tornare all’utero materno😳. Un luogo chiuso, protetto, sicuro: questo rappresenta la foto “in una cornice”.

FLASHBACK
Ai miei tempi bisognava scegliere due materie da portare alla maturità. La mia scelta cadde su Telecomunicazioni e Italiano (perché il nostro mitico prof. Marozzi ci aveva fatto innamorare della Letteratura, dell’Arte e della Storia).
Il commissario esterno inizia a chiedermi del Montale. Il meriggiare pallido e assorto… il rovente muro d’orto… i cocci aguzzi di bottiglia… il mare… e, dice lui, il desiderio di ritorno all’utero materno. Io lo guardo come farei con un marziano… pietà, noi siamo un istituto tecnico, mica il reparto di psichiatria per premi Nobel. 😅
FINE DEL FLASHBACK

Alla fine esco sano e salvo da quel rudere e l’escursione si conclude tranquillamente.
Tappa ai Taburri e poi discesa verso le cascate del Doccione.
Faccio in tempo anche a sbagliare strada😟 ed iniziare la salita alla vetta del Libro Aperto. Fortunatamente mi fermo in tempo. Oggi questa non era tra le mie tappe, però, in futuro, un giretto in cima si potrebbe fare.
Escursione non troppo impegnativa ma molto interessante per scoprire alcune bellezze dell’Appennino Modenese.
[TO BE CONTINUED…]

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