In questa prima giornata sull’appennino pistoiese ci siamo regalati, grazie alla guida appassionata e coinvolgente di Sante Ballerini , una visita all’antico borgo di Sambuca. Un luogo da favola.
Eccoci qui, nella valle del Reno: con un piede a Bologna e l’altro a Pistoia.
Ci siamo “arrampicati” alla scoperta della rocca medioevale ove visse, per alcuni anni, Selvaggia dei Vergiolesi: la donna che ispirò il poeta stilnovista Cino da Pistoia.
Abbiamo visitato la pieve dei Ss. Jacopo e Cristoforo restaurata, grazie all’impegno pluridecennale di alcuni volontari che, a questa chiesa di origine romanica, hanno dedicato tutta una vita.
Il piccolissimo borgo, disabitato per buona parte dell’anno, sorge su un diverticolo della via Francigena (che qui prende il nome di via Francesca). All’imbocco del percorso c’è pure un locale attrezzato a bivacco per i viandanti.
Ho firmato molte volte per la campagna “I luoghi del cuore” promossa dal FAI e, ovviamente, non ho mancato di farlo anche qui per il Castello di Sambuca. Ma è solo in un posto così, come questo borgo sperduto sull’appennino, che puoi capire fino in fondo il concetto di “luogo del cuore”.
Domani, meteo permettendo, la #vacanzaunaetrina prosegue nei boschi tra Campeda e Posola.